Marco Nannini

Ho conosciuto Roberto Westermann come concorrente alla OSTAR 2009 e l'anno successivo quando sono passato al mio Class40 abbiamo iniziato a discutere la mia Route du Rhum 2010 dove abbiamo fatto alcune vele che ci avrebbero permesso di aggiustare successivamente il tiro per la Global Ocean Race. Dopo la Route du Rhum avevamo tutte le informazioni relative alla barca da un lato e al mio modo di navigare dall'altro che ci hanno consentito di completare il gioco vele che avevo a bordo alla partenza del giro del mondo. Ogni barca poteva avere 9 vele, di queste 6 erano della Di-Tech ma per per mie ristrettezze di budget 3 erano vecchie vele di altre velerie. Complessivente le scelte che abbiamo fatto insieme sono state azzeccatissime, non cambierei nulla della scelta del gioco vele che abbiamo studiato insieme, ho battuto le due barche identiche alla mia ad ogni tappa e spesso sentivo di avere una marcia in piu' grazie alle vele. A regata finita avevo distrutto solo una dele vecchie vele mentre aparte un po' di usura tutte le vele Di-Tech, se pur comprensibilmente stanche, hanno fatto il loro lavoro ed hanno completato il giro del mondo, sono l'unica barca in regata che e' partita ed ha concluso tutto il giro con le stesse 9 vele del giorno della partenza.


Il contributo tecnico di Roberto Westermann e della Di-Tech non si e' limitato al lavoro di veleria ma anche in molte scelte relative alla preparazione della barca come per esempio la scelta delle manovre correnti che dovevano resistere a una navigazione durissima e molto lunga. Grazie anche al supporto di Armare che ha fornito i materiali piu' adatti ad ogni applicazione ho completato la regata con pochissimi problemi di usure o rotture.